ESCURSIONISMO

Percorsi di varia difficoltà e lunghezza pensati sia per escursionisti esperti che cercano nuove sfide, che per principianti e famiglie.

I diversi sentieri offrono ambienti straordinari, in un’alternanza di pascoli, pietraie, affascinanti vette, boschi di betulla, faggi e abete, dove non manca la presenza della natura incontaminata con i suoi camosci, marmotte e aquile. Ma soprattutto può rappresentare un’occasione per immergersi in spazi silenziosi, vivere tradizioni immutate da generazioni, gustare prodotti tipici e genuini, calpestando i luoghi storici su cui i partigiani hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale.

Il rifugio è inoltre un’ottima base per salire sopra i 2000 m (Colle della Roussa) e scoprire gli affascinanti sentieri tra le vette del Parco regionale Orsiera-Rocciavrè con i suoi spettacolari laghi, Rouen (2391 m), Sottano e Soprano (2200 m c.a).

COLLE DELLA ROUSSA

RIFUGIO FONTANA MURA-COLLE DELLA ROUSSA

rising-graphDislivello: 293 m       mountain  Quota arrivo: 2017 m      hiking-boot   Difficoltà:E.  DURATA:  45 minuti

Dal rifugio si prende il sentiero GTA 414, nei pressi dell’abbeveratoio, il sentiero, ben segnalato, si alza tra i pascoli con numerosi tornanti in direzione ovest, fino a raggiungere il Colle La Roussa, dove si può ammirare un notevole paesaggio sulla val Sangone e Val Chisone.  Da qui si possono poi affrontare numerose escursioni.

 

Anello degli Alpini

Colle della Roussa-Punta Curbasiri-Monte bocciarda

rising-graphDislivello: 488 m       mountain  Quota vetta: 2214 m      hiking-boot   Difficoltà:E.  DURATA:  3 ore

 

Dal rifugio si prende il sentiero GTA 414, nei pressi dell’abbeveratoio, il sentiero, ben segnalato, si alza tra i pascoli con numerosi tornanti in direzione ovest, fino a raggiungere il Colle La Roussa. Superando la cappella del colle, si prosegue sulla sinistra sul sentiero GTA 412, dopo circa una decina di minuti di cammino si arriva ad un bivio, a sinistra si procede tagliando dal versante sud verso la Bocciarda, mentre a destra si raggiunge la punta Curbasiri seguendo il comodo sentiero-tacche ed ometti, dove si può godere di un’ottima vista sulla val Chisone, Val Sangone e principali vette del Gruppo Orsiera-Rocciavrè.

Per raggiungere il monte Bocciarda si procede scendendo in mezzo all’erba fino a ricongiungersi con il sentiero che passa sul largo colle che congiunge le due cime, tenendosi sempre sul lato della Val Sangone.

Si supera il bivio per il rifugio Fontana Mura che si dovrà prendere in seguito e si prosegue fino al monte Bocciarda, contraddistinto da un grosso ometto e poco più distante da una croce e un bizzarro alpino in lamiera che si affacciano sul versante della val Chisone.

Dopo di che si torna indietro prendendo il bivio precedentemente superato e si inizia la discesa verso la sorgente e il rifugio che si scorge in lontananza. La prima parte del sentiero è abbastanza evidente mentre nella seconda bisogna fare molta attenzione a non perdere la traccia in mezzo ai rododendri. Si raggiunge così prima la sorgente del Sangone e poi il rifugio.

Lago Ruen

ANELLO PUNTA DEL LAGO SUD-LAGO ROUEN

rising-graphDislivello: 800 m       mountain  Quota vetta: 2535 m      hiking-boot   Difficoltà:EE   DURATA:  4 ore

 

Dal rifugio Fontana Mura si raggiunge il Colle della Roussa 2019 m, dopo di che si volge a destra, seguendo il sentiero ben segnalato, superando la prima elevazione della dorsale sud-est, Rocce dei Mortai, poi una breve depressione ci conduce all'inizio della vera e propria salita alla cima. Il sentiero sale sempre abbastanza regolare, eccetto un paio di strappi più ripidi, mantenendosi nei pressi del filo di cresta o talvolta sul versante della Val Sangone. Si tocca la modesta Punta dell'Ila 2241 m, e si prosegue a monte fino a circa 2400 m quando si incontra un bivio. A questo punto si può decidere se proseguire a destra e proseguire verso il colletto della Balma oppure fare una piccola deviazione per  la Punta del Lago Sud. In quest'ultimo caso si continua dritti, seguendo tacche di vernice bianco/rosse un po' sbiadite, con percorso ora più ripido e faticoso, dapprima per ripidi pendii di erba scivolosa, poi per una fascia di roccette che si superano senza alcuna difficoltà (talvolta si appoggiano le mani, non c'è esposizione).

Superato un canalino ci si sposta a destra per evitare una crestina rocciosa un po' più ostica, e per un breve ma ripido tratto erboso si arriva ad un grosso ometto sul filo di cresta, posto sull'anticima. Da qui si prosegue sul filo di cresta arrivando ad un secondo ometto e quindi alla piccola croce posta in cima (si vede solo all'ultimo istante).
Per la discesa, si ritorna fino al bivio a 2400 m circa, dopodichè se si vuol proseguire per l'anello, si continua a sinistra seguendo il sentiero 440, che tocca un colletto che si affaccia sul vallone della Balma, con una splendida vista sui laghi Sottano e Soprano, e quindi prosegue in direzione del Colletto Balma, compiendo un traverso in leggera risalita sul versante nord di Punta del Lago, sino a toccare il Colletto della Balma 2450 m. Da qui si scende rapidamente al Lago Ruen tramite il sentiero 364, che scende poi nell'omonimo e selvaggio vallone, si supera il bivio per Gran Faetto e si raggiunge così il colle della Roussa, da cui si scende verso il rifugio.

 

Monte Robinet

MONTE ROBINET con ritorno dal Lago Rouen 

rising-graphDislivello: 950 m       mountain  Quota vetta: 2679 m      hiking-boot   Difficoltà:EE   Distanza: 10,8 Km

Dal rifugio Fontana Mura si raggiunge il Colle della Roussa 2019 m, dopo di che si volge a destra, seguendo il sentiero ben segnalato, superando la prima elevazione della dorsale sud-est, Rocce dei Mortai, poi una breve depressione ci conduce all'inizio della vera e propria salita alla cima. Il sentiero sale sempre abbastanza regolare, eccetto un paio di strappi più ripidi, mantenendosi nei pressi del filo di cresta o talvolta sul versante della Val Sangone. Si tocca la modesta Punta dell'Ila 2241 m, e si prosegue a monte fino a circa 2400 m quando si incontra un bivio. A questo punto si può decidere se proseguire a destra e proseguire verso la cresta Tirolo  oppure fare una piccola deviazione per  la Punta del Lago Sud ( salita impegnativa con tratti molto esposti).  Si continua a destra seguendo il sentiero 440, si raggiunge la bellissima e mozzafiato Cresta Tirolo, con una splendida vista sui laghi Sottano e Soprano, e quindi  si prosegue in direzione del Colletto Balma, compiendo un traverso in leggera risalita sul versante nord di Punta del Lago, sino a toccare il Colletto della Balma 2450 m. A questo punto si scende facendo un traverso a tratti esposto fino al piano sopra il Lago Rouen. Da qui si prosegue poi fino all’anticima Loson e da qui alla vetta vera (croce) 2780 m. Dalla vetta è ben visibile il Robinet, per raggiungerlo si scende dal Loson su agevole sentiero fino ad arrivare al colle Loson che separa il Loson dal Robinet. Dal colle si sta sulla destra e si segue il sentiero ben tracciato che passa in mezzo alla pietraia. In vetta è costruita una cappella utile come punto d'appoggio e per un eventuale bivacco. Per il ritorno si fa la stessa strada fino alla discesa del Loson, da qui si prosegue la discesa verso il Lago Rouen e si consiglia la variante franosa verso(GTA 364) facendo appunto attenzione a tratti franosi. Si raggiunge lo splendido Lago Rouen e si inizia la discesa nel omonimo vallone, prima parte molto ripida, fino al Colle della Roussa e si scende, infine, al Rifugio Fontana Mura.

 

 

Anello della Balma

ANELLO VALLONE SELLERY-VALLONE DELLA BALMA

rising-graphDislivello: 800 m       mountain  Quota vetta: 2325 m      hiking-boot   Difficoltà:EE   DURATA:  6 ore

Dal rifugio Fontana Mura si raggiunge il Colle della Roussa 2019 m, dopo di che si volge a destra, seguendo il sentiero ben segnalato, superando la prima elevazione della dorsale sud-est, Rocce dei Mortai, poi una breve depressione ci conduce all'inizio della vera e propria salita alla cima. Il sentiero sale sempre abbastanza regolare, eccetto un paio di strappi più ripidi, mantenendosi nei pressi del filo di cresta o talvolta sul versante della Val Sangone. Si tocca la modesta Punta dell'Ila 2241 m, e si prosegue a monte fino a circa 2400 m quando si incontra un bivio.
A questo punto si può decidere se proseguire a destra e proseguire verso il colletto della Balma oppure fare una piccola deviazione per  la Punta del Lago Sud.
Per la discesa, si ritorna fino al bivio a 2400 m circa, dopodichè se si vuol proseguire per l'anello, si continua a sinistra seguendo il sentiero 440, che tocca un colletto che si affaccia sul vallone della Balma, con una splendida vista sui laghi Sottano e Soprano, e quindi prosegue in direzione del Colletto Balma, compiendo un traverso in leggera risalita sul versante nord di Punta del Lago, poco prima di arrivare al colletto si prende il bivio per il rifugio della Balma, si passa un ripido traverso e si arriva al rifugio passando tra i laghi, dopo di che si continua a scendere passando per il sentiero di Case Agostino, raggiungendo così il punto di partenza nei pressi di Pian Neiretto.

 

 

Traversata dell'Aquila

TRAVERSATA DELL'AQUILA 

rising-graphDislivello: 1200 m       mountain  Quota vetta: 2213 m      hiking-boot   Difficoltà:EE   DURATA:  6-7  ore

In questa traversata è necessario lasciare un'auto nel piazzale delAlpe Colombino, mentre l'altra  nel pressi del tornante dove inizia la strada sterrata per il rifugio Fontana Mura.

Dopo aver raggiunto il rifugio, si prosegue verso il colle della Roussa( vedi itinerario n.2). Tenendo alle spalle la Val Sangone, si prende sulla sinistra  il sentiero 412 che al termine raggiungerà la Punta dell’Aquila; questo si prende portandosi la traccia verso le pendici della Courbasiri mt. 2214, prima tra le tante cime che si incontreranno nella traversata, che si raggiunge salendo un aperto pendio mantenendosi sulla destra. La cima è contrassegnata da un grosso ometto di pietre e da questa già si vede la successiva: il monte Bocciarda. Si scende dalla parte opposta, perdendo un po’di dislivello, raggiungendo così gli estesissimi piani sottostanti che si attraversano; mantenendosi preferibilmente sempre sul filo, si sale facilmente sulla cima del monte Bocciarda mt. 2201 dove emerge una croce metallica con accanto la sagoma di un alpino.
Da qui in avanti le cose un tantino si complicano. Se si vuole fare la traversata senza alcun problema, seguendo fedelmente il segnato sentiero che non raggiunge le cime intermedie, conviene tornare brevemente sui propri passi sino al punto di massima depressione tra questo monte e la Courbasiri. Piegando poi a sinistra si scende facilmente alla visibile alpe Bocciarda dove il sentiero prosegue aggirando il monte sul versante sud, quello della val Chisone, raggiungendo infine la depressione della Porta Sarasina. Altrimenti dal monte Bocciarda, guadagnato il grosso ometto che poi è la vera cima della montagna, si scende dalla parte opposta il ripido, roccioso crinale fatto di rocce e ammassi accatastati. Riservato ad escursionisti esperti, questo impegnativo tratto raggiunge in basso la Porta Sarasina evitando un paio di salti rocciosi che si possono superare aggirandoli sul lato nord, della val Sangone, scendendo all’intaglio dove si ritrova il sentiero proveniente dall’alpe Bocciarda, sul quale ci s’immette, traversando per un tratto sul versante della val Chisone sin sotto al colletto che anticipa la successiva cima, il monte Uja. Raggiuntolo si percorre fedelmente il crinale fatto di lastre rocciose e di gradinature naturali che si risalgono faticosamente raggiungendo la cima, mt. 2159. Scese dalla parte opposta le estese pietraie che seguono, non senza una qual difficoltà si guadagna un successivo colletto, il colle della Meina, superato il quale si riprende a salire, ora più facilmente, verso la successiva cima, la Punta della Meina, alla quale in breve si perviene. Di nuovo si scende dalla parte opposta, perdendo di molto quota, raggiungendo così in basso un colle, punto di massima depressione della traversata, mt. 1975, dove troviamo delle indicazioni. Qui giunti ancora si risale l’opposto ora facile pendio, guadagnando la sommità della cima innominata dove parte la cresta dell’Inverso la Morte terminante alla Punta della Merla. Scendendo e traversando poi a nord di questo rilievo, si raggiunge l’ultimo colletto dove parte la rampa adducente alla Punta dell’Aquila mt. 2119, ultima cima della traversata, anche questa raggiunta per lastre e gradinature di roccia. Da questa cima la vista s’apre sul lungo, impegnativo crinale percorso dal monte Bocciarda, sui monti, sulle valli e sulla pianura.
Sempre proseguendo per cresta facilmente si giunge alla cappella della Madonna della Pace dove un'evidente a tratti rovinata traccia scende interminabile verso i visibili edifici d’arrivo dell’ex sciovia dell’Aquila dove ancora si prosegue verso valle stando a lato dell’impercorribile, ripido stradello scavato dal ruscellamento. Traversando per il Pian delle Lese, privo di alberi, raggiunta in basso una panoramica dorsale dove sulla destra emerge l’imponente Rocca Parej, ancora si scende con qualche svolta ai pascoli presso un colletto dove sono presenti alcune vasche abbeveratoio e si raggiunge così l'Alpe Colombino.

Oppure allungando decisamente il giro( senza avere due auto) si può lasciare l'auto al santuario della Madonna di Lourdes,e dopo aver raggiunto l'Alpe Colombino si prende il sentiero verso il Pian del Secco, si raggiunge la stradina Gta 412 del Colletto del Forno, e girando a sinistra si prosegue fino al sentiero a destra della via Crucis che raggiunge il Santuario.

Percorso abbastanza lungo, circa 6-7 ore, che si consiglia di affrontare a inizio mattinata.

( tratto in parte da http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=8247)